Crescita totalmente attribuibile all’ecommerce. Parità di regole tra pure player del commercio elettronico e operatori del commercio fisico
Milano, 7 febbraio 2020 – I dati Istat sul commercio al dettaglio relativi al mese di dicembre 2019 registrano un +0,9% rispetto a dicembre 2018 nelle vendite a valore. L’alimentare rimane invariato (0,0%) mentre il non alimentare cresce del +1,4%. Il dato annuo evidenzia un+0,8% a valore.
“La crescita complessiva del +0,9% del mese rispetto all’anno precedente cela dinamiche molto diverse – osserva Claudio Gradara, Presidente di Federdistribuzione – A fronte di una esplosione dell’ecommerce (+38,3%) si può infatti stimare una stagnazione o addirittura un calo del commercio fisico. Un modello di acquisto che tende sempre più ad affermarsi, particolarmente in momenti di picco degli acquisti come possono essere il Cyber Monday o il Natale che hanno caratterizzato il mese di dicembre. Diventa quindi ancor più urgente intervenire per stabilire parità di regole fiscali e commerciali tra i pure player del commercio elettronico e gli operatori nel commercio tradizionale”
“Il dato complessivo dell’anno evidenzia una variazione positiva del +0,8% sia a valore che a volume, confermando così una sostanziale stabilità dei prezzi nelle vendite al dettaglio, a testimonianza della grande prudenza degli imprenditori nel toccare questa leva commerciale, salvaguardando così il potere d’acquisto delle famiglie in una fase economica che ancora rimane segnata da incertezza e debolezza dei consumi – prosegue il Presidente di Federdistribuzione.
“La crescita del 2019 è superiore a quanto registrato nel 2018 (+0,1%), pur rimanendo su valori modesti. Occorre intervenire per consolidare questa dinamica, aumentare la capacità di spesa dei consumatori e dare maggiore sicurezza sul futuro, stimolando in questo modo lo sviluppo della domanda interna, vero traino della ripresa del Paese” conclude Gradara.