Crollo del PIL e inflazione in negativo per il quarto mese consecutivo. Senza misure per rilanciare i consumi non si riparte
Milano, 31 agosto 2020 – “I dati diffusi questa mattina dall’Istat confermano il balzo indietro del Paese di 25 anni – afferma il Presidente di Federdistribuzione Claudio Gradara -. L’andamento dell’economia nel secondo trimestre dell’anno risulta ulteriormente peggiore rispetto alle stime preliminari di fine luglio, con un calo del PIL del 12,8% su base congiunturale, del 17,7% su base tendenziale e con una variazione acquisita per il 2020 del -14,7%. E’ la fotografia dello stato di salute del Paese aggiornata con il peso dei mesi più duri, da aprile a giugno, condizionati dallo stop delle attività produttive e dalle misure di contenimento”.
“A incidere fortemente sulla frenata, come ampiamente previsto, il crollo della domanda interna in tutte le sue componenti – precisa Gradara -: dagli investimenti ai consumi delle famiglie che arretrano rispettivamente del 14,9% e dell’11,3% sul primo trimestre (su base tendenziale, la caduta è del -21,6% e del -17,3%) e rappresenta la cartina tornasole della paralisi che ha colpito l’economia del Paese”.
“In questo scenario si aggiunge anche il quarto mese consecutivo di inflazione in negativo, condizionata sia dal calo del prezzo del petrolio che dalla debolezza della domanda. E’ un fattore che potrebbe spingere i consumatori a posticipare ulteriormente gli acquisti, in attesa di una nuova flessione dei prezzi e che rappresenta un altro ostacolo per un rimbalzo dei consumi”.
“Il cammino per la ripresa economica appare dunque ancor più lento e incerto: l’autunno sarà decisivo per mettere in atto misure strutturali e dal rapido effetto. Occorre uscire definitivamente dalla fase emergenziale e dalle misure tampone adottate sino ad oggi e predisporre un piano di intervento strutturale, sfruttando nel migliore dei modi le ingenti risorse che dovranno essere investite”, conclude Gradara.