Misura positiva e da sostenere. Inserire il settore non alimentare, con 220.000 addetti a rischio e oltre 80.000 imprese che potrebbero chiudere
Milano, 3 agosto 2020. “L’idea di stimolare i consumi attraverso un bonus da erogare a chi dovesse fare acquisti con moneta elettronica è senz’altro da vedere con favore – dichiara Claudio Grada, Presidente di Federdistribuzione – Fin dall’inizio della pandemia, come Federdistribuzione, abbiamo sostenuto la necessità di provvedimenti di questa natura, perché siamo convinti che senza ripresa dei consumi non vi sia ripresa per il Paese”.
“Questo incentivo deve essere mirato a sostenere i settori che sono stati più colpiti dalla crisi – continua Gradara – Tra questi non possono essere dimenticati quelli relativi ai beni non alimentari (abbigliamento, bricolage, mobili e arredamento, elettrodomestici, ecc) che hanno subito impatti pesantissimi: negozi chiusi o con frequentazioni scarsissime nel periodo del lockdown ma costi fissi attivi (affitti, tasse locali, ecc) e conseguente grave crisi di liquidità; una ripresa lentissima nelle settimane successive, a causa della prudenza che ancora caratterizza gli acquisti dei consumatori, decurtati nel loro potere d’acquisto e preoccupati per il futuro, così da rivolgersi prevalentemente ai beni essenziali e a rimandare tutti quelli differibili”.
“Le nostre aziende hanno subito cali di fatturati del 70/80% nel periodo più difficile e ancora adesso segnano variazioni negative importantissime rispetto all’anno scorso, tanto da farci prevedere di chiudere l’intero 2020 con un decremento delle vendite valutabile nel 35% in meno, mettendo così a rischio oltre 220.000 addetti e con più di 80.000 imprese che potrebbero chiudere”.
“Sosteniamo dunque il Governo su questa misura, che auspichiamo possa essere la più estesa possibile così da rappresentare davvero un impulso importante per il rilancio dei consumi e dunque del Paese” conclude il Presidente di Federdistribuzione.