Resta alta la preoccupazione per lo sviluppo dei consumi. Occorre un “progetto paese” per sostenere la crescita, senza aumentare l’iva
Milano, 7 giugno 2019 – I dati Istat sul commercio al dettaglio relativi al mese di aprile 2019 registrano +4,2% rispetto ad aprile 2018 nelle vendite a valore. L’alimentare segna un +8,8% e il non alimentare un +0,6%.
“Rispetto al 2018 quest’anno abbiamo avuto una diversa calendarizzazione delle festività pasquali che rende difficile commentare i dati relativi alle vendite al dettaglio nel mese di aprile – afferma Claudio Gradara, Presidente di Federdistribuzione – Assistiamo a una variazione congiunturale di aprile su marzo nulla mentre nel corso dei primi quattro mesi dell’anno si registra un timido incremento del +0,6% delle vendite, chiaro segnale di consumi ancora troppo deboli. L’unico canale che continua a dare segni di vitalità si conferma essere l’e-commerce che, anche nel mese di aprile, prosegue la sua crescita con un incremento del +17,2% (+14,5% nel primo quadrimestre)”.
“Resta quindi ancora alta la preoccupazione per lo sviluppo dei consumi, senza i quali non si riuscirà a innescare un percorso di crescita del Paese robusto e continuo. Consumi deboli e incertezza sul futuro non possono che frenare investimenti e nuove iniziative delle imprese, con inevitabili impatti sull’occupazione. Serve un “Progetto Paese” che veda al centro una forte politica dei redditi, interventi per l’occupazione e una ripresa degli investimenti pubblici per tornare a crescere. Senza aumentare l’Iva, una misura che potrebbe peggiorare lo scenario macroeconomico complessivo, traghettando il Paese verso una nuova fase di stagnazione” conclude il Presidente di Fedrdistribuzione.