Saldi invernali: favorire la ripresa dei consumi liberalizzando le promozioni
Il 5 gennaio cominceranno nella maggioranza delle regioni italiane le vendite di fine stagione. Non sarà una partenza omogenea su tutto il territorio del Paese, perché permangono ancora delle differenze nella data di avvio. Tuttavia nel 2011 la Conferenza Unificata delle Regioni e delle Province Autonome ha espresso l’indirizzo di uniformare la data di inizio dei saldi al primo giorno feriale antecedente l’Epifania e al primo sabato del mese di luglio. Ciò ha fatto sì che ormai quasi tutte le regioni si siano adeguate al nuovo orientamento. Le eccezioni, per i saldi invernali del 2018, riguardano la Basilicata dove inizieranno il 2 gennaio, la Valle d’Aosta con avvio il 3 gennaio e la Sicilia con partenza il 6 gennaio.
I saldi saranno, come sempre accade, un importante momento di acquisto a prezzi convenienti da parte dei consumatori e serviranno a sostenere le vendite dei commercianti. Il settore dell’abbigliamento e calzature non è infatti ancora uscito dalla crisi: nel 2016, secondo i dati di Sita Ricerche, gli acquisti degli Italiani sono calati del -1,8% e anche nei primi nove mesi del 2017 il trend ha segnato un -0,6%.
Occorrono quindi misure che stimolino i consumi.
Da questo punto di vista appaiono del tutto anacronistiche le limitazioni alle promozioni che ancora permangono negli ordinamenti regionali (V. tabella sottostante), che determinano situazioni di disparità concorrenziale, a danno di consumatori e imprese e a beneficio del solo commercio on-line. Va infatti ricordato come in questo settore l’e-commerce abbia raggiunto, in base ai dati del Politecnico di Milano, ormai il 7% degli acquisti complessivi e stia crescendo al ritmo di quasi il 30% all’anno! Una vetrina aperta 365 giorni e 24 ore su 24 e che non è sottoposta ad alcun vincolo per quanto riguarda promozioni e sottocosto, al contrario di quanto accade al commercio off line.
In questa fase cruciale dello sviluppo del Paese, uscito dalla crisi ma ancora incapace di avviare un solido percorso di crescita attraverso una robusta ripresa dei consumi, diventa indispensabile intraprendere politiche di sostegno alla domanda interna. La liberalizzazione delle promozioni andrebbe in questa direzione, offrendo più opportunità d’acquisto conveniente ai consumatori e uno stimolo al commercio off line, mettendolo sullo stesso livello normativo e concorrenziale di quello on line.