Siglato da Federdistribuzione e Sindacati il primo CCNL della DMO
«E’ un primo passo, coerente con il cambiamento che si sta verificando nel nostro comparto, caratterizzato dalla combinazione di mercati difficili e riorganizzazioni: adesso è stato dato un quadro normativo specifico». Saluta così la firma del primo CCNL della Distribuzione Moderna Organizzata il Presidente di Federdistribuzione, Claudio Gradara. Un traguardo tanto atteso, “culmine di un ciclo negoziale molto lungo nel quale ha prevalso il senso di responsabilità di imprese e sindacati» e che sancisce la nascita e il riconoscimento del settore della Distribuzione Moderna Organizzata che vale, solo per le imprese associate a Federdistribuzione, oltre 220.000 lavoratori.
Il contratto, che scadrà a dicembre 2019, prevede un aumento retributivo di 85 euro lordi (parametrati al IV livello), raggiunti con l’erogazione di 24 euro a dicembre 2018 che si sommano ai 61 euro distribuiti dalle aziende associate alla Federazione in via unilaterale nel periodo di trattative per garantire il potere d’acquisto dei lavoratori. A questi incrementi retributivi si aggiunge una “una tantum” di 889 euro (500 euro a febbraio 2019 e 389 a marzo 2020).
Entrando nei dettagli, il nuovo CCNL prevede la costituzione di un ente bilaterale nazionale per il welfare, informatizzato, snello e di facile accesso che si promette di essere efficiente e coerente con le caratteristiche e le esigenze delle aziende distributive, concentrandosi sugli elementi fondamentali delle politiche di welfare.
E’ prevista anche la creazione di un nuovo fondo bilaterale di assistenza sanitaria, per riuscire a costruire un pacchetto di prestazioni specifiche per il settore.
Il contratto introduce inoltre un importante strumento di contrattazione aziendale che consentirà a sindacati e imprese di affrontare e gestire insieme le situazioni di particolare complessità che si presenteranno in futuro.
«Queste novità gettano solide basi per una nuova forma di collaborazione tra Sindacati e Federdistribuzione – sottolinea Gradara – basata sul reciproco riconoscimento delle peculiarità del settore: un dialogo costruttivo che accompagnerà i processi di cambiamento che caratterizzeranno il settore negli anni futuri, a partire dagli impatti di tecnologia e digitalizzazione, della coesistenza di commercio off line e on line e dello sviluppo sostenibile, e che consentirà alla Distribuzione Moderna Organizzata di essere un fattore propulsivo dello sviluppo del Paese».