Valorizzare le risorse umane per affrontare le prossime sfide. La ricerca PWC
Negli ultimi 10 anni abbiamo attraversato la più grande crisi dei consumi del dopoguerra. Dopo aver perso 80 miliardi di spesa da parte delle famiglie tra il 2007 e il 2013 (l’8% del totale) si è avviato un lento recupero, ma siamo ancora lontani dai valori del periodo pre-crisi. Abbiamo quindi di fronte le sfide della digitalizzazione, dell’ecommerce, del nuovo consumatore, della sostenibilità.
Per affrontare con successo la gestione del presente e l’impostazione del futuro le imprese distributive puntano su un elemento fondamentale: il fattore umano.
Secondo un’indagine condotta da PwC presso le imprese associate a Federdistribuzione, nonostante questo quadro complessivo e le singole difficoltà aziendali, l’occupazione complessiva delle aziende FD, alimentari e non alimentari, rimane stabile, attestandosi sui medesimi livelli dal 2012 ad ora.
Inoltre si continua ad assumere: oltre 23.000 persone nel 2018, in molta parte giovani e donne, le cui componenti all’interno degli organici aziendali sono superiori del 50% ai dati medi nazionali. Si tratta di ciò che definiamo “buona occupazione”: l’89% dei collaboratori ha un contratto a tempo indeterminato; gli investimenti in formazione nel 2018 sono quasi il triplo del 2006; esistono nel 75% dei casi percorsi di sviluppo professionale.
Un personale messo nelle condizioni di lavorare in ambienti e con strumenti sempre più adeguati: gli investimenti, pari a 1,5 miliardi nel 2018 nonostante l’erosione della redditività che si è verificata anche l’anno scorso, si concentrano infatti sull’ammodernamento della rete e su investimenti in information technology.
Le imprese associate a Federdistribuzione mostrano dunque grande attenzione alla valorizzazione dei propri collaboratori, puntando sulla formazione con percorsi di carriera definiti e sviluppi tecnologici coerenti.