Vendite al rallentatore: al paese serve la ripresa dei consumi
Milano, 7 luglio 2021 – Si conferma debole la ripresa dei consumi, come certificano i dati Istat relativi alle vendite di maggio. Complessivamente, il commercio al dettaglio registra un modesto incremento del +0,2% su base congiunturale.
«La domanda interna resta ancora molto debole e non sufficiente a rimettere in moto la macchina dei consumi, ancora ben lontana dai valori pre-crisi – osserva Carlo Alberto Buttarelli, Direttore Relazioni con la Filiera e Ufficio Studi di Federdistribuzione –. Il non alimentare è il settore che manifesta maggiore sofferenza con il dato progressivo annuo che, a fine maggio, registra un ritardo di oltre il -7% rispetto allo stesso periodo del 2019 e che in alcune categorie, come abbigliamento e calzature, paga un gap del 25% sui valori pre-pandemici».
«Anche i consumi alimentari registrano segnali di debolezza: dopo un avvio d’anno in terreno positivo, nel secondo trimestre si è riscontrato un rallentamento delle vendite che ha portato il dato annuo ad un modesto +0,3%. È un’ulteriore dimostrazione di come, nonostante gli indicatori sulla fiducia dei consumatori stiano recuperando terreno, questa tendenza positiva non si traduca nell’economia reale, con un sentimento di cautela diffusa che resta preponderante nelle scelte degli italiani. Con il Paese interamente in zona bianca e il positivo andamento della campagna vaccinale, nella seconda parte dell’anno occorrono misure concrete per il rilancio dei consumi, per guardare con ottimismo ad una nuova fase di crescita economica», conclude Buttarelli.